Pseudonimo di
Mahoko Yoshimoto. Scrittrice giapponese. Figlia del saggista Ryumei
Yoshimoto, conseguita la laurea in Letteratura alla Nihon University iniziò
la carriera letteraria con il romanzo
Kitchen (1987). Il successo del
libro (comprendente, oltre all'omonimo lungo racconto altri due, tra cui
Moonlight Shadow, che le fece vincere, nel 1986, il premio Izumi
Kyoka) la fece diventare ben presto una star della letteratura internazionale,
tradotta in oltre 20 Paesi. Con gli anni la produzione della scrittrice,
incentrata sui temi della solitudine, della morte, della comunicazione,
e caratterizzata dalla semplicità di linguaggio, dall'immediatezza delle
immagini e dalla ritmica candenzialità dei fumetti manga, si arricchì
di nuovi titoli, dal risultato alterno ma capaci di riscuotere sempre
moltissimo interesse tra lettori di età diverse. Tra i più significativi
ricordiamo:
N.P. (1992),
Sonno profondo (1994),
Tsugumi
(1994),
Lucertola (1995),
Amrita (1997),
Sly (1996),
L'ultima amante di Hachiko (1999),
Honeymoon (2000),
H/h (2001),
La piccola ombra (2002),
Presagio triste
(2003),
Arcobaleno (2003),
Il corpo sa tutto (2004),
L'abito di piume (2005),
Ricordi di un vicolo cieco (2006),
Il coperchio del mare (2007),
Chie-chan e io (2008). Per
le sue opere ricevette molti riconoscimenti letterari, tra i quali il
Premio Kaien per gli scrittori esordienti (1987) e, in Italia, i premi
Scanno (1993) e il premio Maschera d'Argento (1999) (n. Tokyo 1964).